Di tutto un po'...

Il castello di Chenonceau

Il castello di Chenonceau

Il castello di Chenonceau 11

Il Castello delle Dame

Il castello di Chenonceau è uno dei castelli più visitati della Francia, è situato sulle rive del fiume Cher le cui acque riflettono la magnificenza unica della sua architettura rinascimentale e della sua esclusiva forma a ponte.
Chenonceau, conosciuto anche come il Castello delle Dame per via delle donne che lo hanno abitato nei secoli, deve a loro una parte importante del suo fascino.
Chenonceau infatti riflette i gusti di cinque donne diverse, che diedero un tocco femminile a questa splendida costruzione.
La prima fu Chaterine Bricconet moglie del ciambellano reale che governò la costruzione nel XVI secolo.
Più tardi Diana di Poitiers, amante di Enrico II, creò un giardino e fece costruire un ponte sullo Cher.
Dopo la morte di Enrico II, la vedova Caterina de’ Medici reclamò il castello per sé e chiuse il ponte con una galleria.
Chenonceau superò indenne la Rivoluzione del 1789 grazie al rispetto di cui godeva Luise Dupin, moglie di un esattore delle tasse, fu restaurato da Madame Pelouze nel XIX secolo.

La storia del Castello di Chenonceau

Il castello di Chenonceau 10

Francesco I, lo inserì tra i possedimenti della corona a titolo di risarcimento per alcune presunte frodi commesse dal precedente proprietario, la proprietà passò poi al delfino Enrico II che lo donò alla sua favorita Diana di Poitiers. Diana di Poitiers intraprese dei lavori di rinnovamento e decorazione, disegnò gli splendidi giardini alla francese posti alla sinistra dell’ingresso e un ponte sullo Cher. Alla morte di Enrico II la sua vedova, Caterina de Medici, reclamò e ottenne la restituzione del maniero.Durante la sua gestione Caterina de Medici realizzò l’altro meraviglioso giardino e la galleria che collocò sul ponte già esistente, dando al palazzo la meravigliosa forma unica che lo contraddistingue.
Il Castello di Chenonceau fu il centro della vita mondana dell’epoca da quando Caterina lo prescelse come suo quartier generale. Il destino del palazzo tuttavia, dopo questo periodo di grandi sfarzi, fu avverso e finì in stato d’abbandono.Il castello di Chenonceau (3)
In epoca successiva Claude Dupin, un ricco industriale e sua moglie Louise, amante delle arti, accolse al Castello di Chenonceau i più illustri nomi della cultura del XVIII secolo, tra cui Voltaire e Montesquieu e perfino Rousseau, che fu l’insegnante di sua figlia. Grazie al rispetto che la famiglia Dupin mostrava verso gli abitanti di quelle zone, il Castello di Chenonceau oltrepassò gli anni della Rivoluzione senza subire alcun danno.
Dopo la morte dei Dupin il castello ebbe diversi proprietari, a metà del XIX secolo Chenonceau fu restaurato. Si cercò, per quanto possibile, di restituire alla dimora l’aspetto dei tempi del suo splendore. Fu risistemata tutta la facciata, la decorazione scultorea esterna fu quasi interamente ricostruita e restaurata, fino ad arrivare ad Henri Menier, i cui successori lo preservano tuttora.

Castello di Chenonceau

Il castello di Chenonceau (7)

Il castello è romanticamente adagiato sul fiume Cher, circondato da giardini all’italiana e terre boscose, questo edificio, in puro stile rinascimentale, è stato trasformato nel corso dei secoli da modesta dimora in una residenza sontuosa.
Al posto dell’attuale stabile ne esisteva uno medievale, un antico mulino del XII secolo sulle cui rovine è sorto Chateau De Chenonceau, della vecchia costruzione rimane solo la Torre dei Marques posta in maniera solitaria davanti all’entrata.Il castello di Chenonceau (9)
Il castello ha una pianta centrale con torrette d’angolo, si dice che il costruttore si fosse ispirato a Venezia, in ogni caso ne aveva tratto la grazia, perché l’effetto di luminosità dei giochi di luce e di riflessi sull’acqua appaiono voluti e indiscutibilmente la ricordavano.
La progettazione della galleria centrale con la scala rettilinea posta di lato, si orienta ai palazzi della Serenissima. Per le decorazioni Chenonceau fa parte di una tradizione rinascimentale, ma con la chiara volontà di utilizzare elementi presi in prestito dall’antichità. Sulla torre dei Marques si trovano dei pilastri scolpiti che sostengono un architrave decorato a racemi.
La concezione generale del castello rispetta la tradizione rinascimentale con torrette d’angolo, abbaini ornati, i balconi della cappella e del gabinetto costruiti all’esterno.
Oltrepassata la soglia d’ingresso, ci troviamo in un corridoio, girando a sinistra entriamo nella Sala delle Guardie dove si trova uno sportello d’accoglienza che ci fornirà, se desideriamo ed a pagamento, un’audioguida.
Il tour del castello è libero, tuttavia ci sono alcune frecce direzionali che consigliano un percorso, alla reception forniscono un valido opuscolo che spiega i luoghi della visita.
Si comincia con le stanze del piano terra dalla Camera di Diana di Poitiers con un singolare letto a baldacchino, decorato da preziosi velluti e drappeggi, in questa camera vi si trovano degli arazzi fiamminghi di notevole fattura e la particolare volta a cassettoni, per poi continuare verso la cappella con le sue bellissime vetrate. Il castello di Chenonceau (2)
Giungeremo poi alla galleria che ha un incantevole pavimento a rombi bianchi e neri, che ci accompagna alla riva opposta della Cher, da qui è possibile uscire di nuovo per poter osservare il palazzo da un’altra prospettiva. Si sale al piano superiore tramite una singolare scala “rampa su rampa”, tipico modello italiano, uno degli elementi più insoliti della costruzione. E’ una delle più antiche scale a rampa rettilinea costruite in Francia e presenta diverse caratteristiche, tra cui quella di non avere neanche un pianerottolo, la scala è illuminata mediante un passaggio a loggia tra il vano della scala e la facciata esterna.
Giungiamo nella camera detta Delle Cinque Regine, con un camino rinascimentale ed arazzi del XVI secolo, degna di nota anche la stanza di Cesare di Vendome e lo studiolo delle stampe.
All’ultimo piano c’è il vestibolo e la camera di Luisa di Lorena, vedova di Enrico, chiamata la regina bianca, poiché era tradizione che i membri della famiglia reale utilizzassero tale colore per il lutto.
Proseguendo la visita si scende nelle cucine, ingegnosamente collocate nei basamenti dei primi due piloni che sostengono il ponte, qui si trova anche la ricostruzione della sala da pranzo riservata alla servitù ed una macelleria con alcuni utensili originali che si possono osservare da vicino.Il castello di Chenonceau (6)
Finita la visita si esce dalla costruzione e ci si trova negli splendidi giardini e nel labirinto, questi sono vere architetture vegetali, fra giochi d’acqua, piante da fiore.
Per descrivere Chenonceau Gustav Flaubert scrisse:
Un non so che di singolare soavità e di aristocratica serenità traspira dal castello di Chenonceau. Posto in fondo a un grande viale alberato,
A una certa distanza dal villaggio che si trova rispettosamente in disparte, costruito sull’acqua, circondato da boschi, in mezzo a un vasto parco con dei bei prati,
Erge nell’aria le sue torrette, i suoi comignoli squadrati.
Lo Cher passa mormorando sotto le sue arcate, i cui piloni appuntiti frangono la corrente.
La sua eleganza è robusta e dolce, la sua calma è malinconica senza noia o amarezza”.

La mia visita

Il Castello di Chenonceau è uno dei posti della Valle della Loira che non potete tralasciare di visitare. Il Castello di Chenonceau con il suo fascino, sospeso leggiadro sul fiume, darà un tocco romantico al vostro viaggio, sarà proprio la ciliegina sulla torta.
La sua fama non è affatto casuale e ciò lo si percepisce subito fin dal primo sguardo sul castello. Tanta notorietà è dovuta, oltre che alla bellezza del posto, anche dalla sua storia e dagli intrighi che qui si svolsero, nonché dalle vite avventurose e affascinanti delle dame che vi abitarono.Il castello di Chenonceau (5)

Ogni porzione del castello merita una visita, dal Cortile, alla Cappella, alla Galleria fino alle molteplici stanze dove sono preservate importanti opere d’arte di autori quali Correggio, Rubens ed altri artisti francesi del XVII e XVIII secolo.
Lasciata l’auto nel grandissimo parcheggio gratuito, ci siamo diretti verso la graziosa casetta dove è stata predisposta la biglietteria e da qui, oltrepassata una passerella, ci siamo trovati subito proiettati in un bellissimo viale alberato, che ci ha condotto al castello.
Prima di entrare però, non abbiamo resistito ed abbiamo passeggiato per i giardini, sia per ammirare la variopinta vivacità dei fiori e dei frutti sapientemente composti che per poter cogliere, con un primo colpo d’occhio, il capolavoro che ci stavamo accingendo a visitare.
Lo abbiamo girato tutto: Il Vestibolo, Sala Delle Guardie, Cappella, Terrazza, Biblioteca Di Caterina De Medici, Cabinet Vert, Camera di Diana de Poities, la Grande Galleria, Camera Di Francesco I, Sala Luigi XIV, Camera delle Cinque Regine, Gabinetto delle Stampe e i giardini di nuovo, concludendo con un giro nel semplice ma grazioso labirinto.

Il castello di Chenonceau (8)
L’unico peccato è che, come al solito, non mi ero informata prima ed ho scoperto, trovandomi sul posto, che si può noleggiare una piccola barca a remi per vedere il castello dal fiume, 6 € per circa 30 minuti, bisogna però prenotarla quando si acquista il biglietto!
Questo castello è bellissimo, riflesso sull’acqua, con lo scintillio del sole, acquista un aspetto fiabesco e romantico, la natura e i giardini gli fanno da cornice.
Sicuramente ci tornerei e non mi resta che consigliarvi di visitarlo.

Informazioni Utili

Prezzo del biglietto:
Intero: 10 euro.
Ridotto: 8 euro.

Il Castello dispone di un parcheggio vicino all’entrata riservata alle persone disabili o con mobilità ridotta. Quando acquisterete il biglietto troverete a disposizione due sedie a rotelle, per le persone che si spostano con difficoltà I giardini e il piano terra dell’edificio sono accessibili ai disabili.

Prenotazioni e informazioni
E – mail : [email protected]

Indirizzo
Château de Chenonceau
37150 Chenonceaux
Francia

Buon viaggio e ciao alla prossima! Teresa

TerePark

It's only fair to share...Share on facebook
Facebook
Share on google
Google
Share on twitter
Twitter
Share on pinterest
Pinterest
Share on whatsapp
Whatsapp

Previous

Logitech Wireless Combo MK260

Next

Minestra maritata

3 Comments

  1. Che meraviglia! Peccato per il mancato giro in barca 🙁 Hai fatto bene a specificare la cosa, sarà sicuramente utile a chi intende visitare il castello di Chenonceau

  2. Eh, aveva ben ragione Flaubert, il luogo ispira davvero soavi sensazioni da fiaba…
    Io per 6 euro il giro in barca lo farei eccome, anzi mi pare un ottimo prezzo per 30 minuti…sempre che mi ricordi di prenotare in tempo, vista la mia proverbiale distrazione -_-

  3. Castello ,per me, affascinante, l’ho visitato in comitiva e il tempo era troppo stretto spero di poterlo rivisitare con il tempo necessario da godermelo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén