Di tutto un po'...

Il colore viola

Il colore viola

Il colore viola7
Il colore delle donne

Nonostante Il colore viola abbia ricevuto undici candidature al premio Oscar non ne ha vinto nemmeno uno. La sceneggiatura de Il colore viola è tratta dall’omonimo romanzo, in parte autobiografico, di Alice Walke, che ha vinto il premio Pulitzer nel 1983.
Il colore viola non tratta in maniera approfondita la questione razziale, ovvio, i protagonisti sono persone di colore che vivono in Georgia, profondo sud, all’inizio del Novecento, Spielberg è andato oltre, oltrepassando il luogo comune dell’uomo di colore spremuto e discriminato dalla comunità bianca, che tutti purtroppo conosciamo, raccontando invece la condizione di discriminazione che, paradossalmente, non fa disuguaglianze tra bianchi e neri, ovverosia la condizione vita delle donne di inizio secolo. La storia è una trascinante sinfonia di note amare e malinconiche.Il colore viola 4(1)
Il viola è il colore simbolo delle donne che popolano il paesino dove vive Celie (Whoopi Goldberg), è il colore della libertà ambita e reclamata. Spielberg racconta l’avventura di Celie e di tutte le donne che le vivono attorno, avvicendando momenti forti a passaggi molto delicati, in una passerella di personaggi diversi e affascinanti che trascinano sul corpo e nell’anima i segni reali delle loro tragedie private.
I personaggi che sembrano in apparenza più liberi come Shug (Margaret Avery) ed affrancati come Sophia (Oprah Winfrey), sono angosciati dall’emarginazione o vengono calpestati dalla società che li circonda. Spielberg però non abbandona le sue protagoniste senza speranza.
Le sofferenze rendono queste donne le figure più forti del film, con il passare del tempo gli uomini appassiscono da soli rovinati dalla loro stessa violenza, mentre Celie e le sue amiche, sopravvissute all’innocenza dell’adolescenza, sembrano quasi ringiovanire in una nuova vita conquistata con tanta fatica.
Steven Spielberg si contraddistingue per la straordinaria ricostruzione storica, la maestria nella successione di ambienti interni minuziosi e paesaggi esterni, brillanti e colorati.
Nel film Il colore viola, Whoopi Goldberg abbandona il teatro per esordire nel cinema. Il fulcro di questo film è lo straordinario cast di grandi attori afro-americani che, proprio grazie a questo film hanno ricevuto una legittima affermazione: Whoopi Goldberg, Danny Glover, Oprah Winfrey e Laurence Fishburne.Il colore viola 8pg
Whoopi Goldberg nella sua prima prova cinematografica, si aggiudica il Golden Globe come miglior attrice protagonista, per questa che è l’interpretazione più emozionante e commovente della sua carriera.
La sua espressività consente al suo personaggio trascinare il pubblico con lo sguardo o un sorriso a stento accennato.
A fianco a Whoopi Goldberg, nel ruolo di Albert, troviamo Danny Glover, che sfoggia egregiamente le sue doti recitative, anche se dà il meglio di se verso la fine del film, quando guida solo la scena.
Essenziale nella storia e molto energica è anche Margaret Avery, nel ruolo della cantante Shug , l’unica che riesce a far comprendere a Celie che quel compagno così violento si può contrastare, rendendolo ridicolo ai suoi occhi.
La colonna sonora è stata scritta dal grande Quincy Jones, musicista di Chicago e famoso produttore musicale e autore di tantissime, famose, colonne sonore.

Trama

Il colore viola (1)
Essere persone di colore all’inizio del XX secolo negli Stati Uniti non era certo una condizione facile, essere una donna di colore era, se possibile, peggio.
Le donne di colore erano lo scalino più basso della società senza alcun diritto, discriminate all’inverosimile. Celie (Whoopi Goldberg), appena adolescente, patisce con rassegnazione le violenze da parte del padre e, come conseguenza di questi abusi, darà alla luce due figli.
Il padre decide allora di allontanare i bambini appena nati e di vendere Celie e sua sorella ad Albert, un vedovo con quattro bambini, un uomo violento e manesco che, oltre a maltrattare Celie, inizia ad insidiare anche sua sorella minore Nettie (Akosua Busia), che però trova la forza di respingerlo con decisione. A causa di questo rifiuto Albert caccia di casa Nettie che promette alla sorella di scrivergli sempre in modo da restare unite.
Albert nasconde per anni le lettere inviate da Nettie, mentre Celia continua a condurre la sua misera vita senza avere notizie della amata sorella. Gli anni passano ed Albert porta in casa la sua amante, una cantante in crisi con problemi di alcoolismo, di nome Shug Avery, che stringerà amicizia e troverà la complicità di Celia Il colore viola (2)
Intanto Nettie è diventata una missionaria e vive in Africa con la famiglia del predicatore che aveva adottato, anni prima, i figli di Celia.
Contemporaneamente il figlio maggiore di Albert, Harpo, sciocco e succube del padre ma affezionato a Celie, si sposa con donna forte e indipendente, Sofia, che sconterà otto anni di carcere per un gesto di disubbidienza nei confronti della moglie bianca del Sindaco.
Celia e Shug, ormai diventate amiche, trovano per caso il nascondiglio in cui Albert ha nascosto tutte le lettere di Nettie che, mantenendo la promessa fattale anni prima, ha continuato per anni a spedire alla sorella. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso ed il motivo per cui Celia riesce a trovare la forza per liberarsi di Albert per iniziare una nuova vita, serena e tranquilla.
Celie finalmente trova la felicità e molti anni dopo, riabbraccerà i suoi figli e la sorella in un prato pieno di fiori viola.

Il colore viola (1)
Ho visto per caso questo film, perché quando è uscito ero poco più di un adolescente e non mi aveva incuriosito. Qualche anno dopo, mentre guardavo la tv, l’ho visto per la prima volta.
Confesso che ero prevenuta, i film drammatici non piacciono e pensavo fosse il solito “polpettone” patetico e triste. Mai mi ero sbagliata così tanto, è diventato uno dei miei film preferiti.
Il colore viola sottolinea due aspetti fondamentali, da una parte, le ingiustizie subite dalle donne di colore nei primi anni del novecento in America, dall’altra parte cerca di mostrare la capacità di queste donne di reagire ai tormenti ed alle violenze subite sistematicamente.
Il film drammatico lo è sicuramente, visto il tema trattato, anche se, alla fine della visione, prevale un senso di “rivalsa” nel quale difficilmente nella vita reale ci si imbatte.
Non si può rimanere indifferenti o distaccati dalle vicende della vita di Celia, ognuno di noi, nel suo piccolo, ha probabilmente subito qualche sorta di discriminazione nella vita e appunto per questo si è coinvolti per empatia.
Whoopi Goldberg in questo film è semplicemente fantastica, mi aveva conquistata in film brillanti e comici, ma ci si rende conto della sua bravura guardandola interpretare questo film.
Confesserò una cosa, di solito i film non mi commuovo, prendevo in giro mia madre per la sua lacrima facile, eppure guardando questo mi sono commossa fino alle lacrime.
Nonostante sia un film drammatico, ci sono alcune parti decisamente esilaranti, una di queste avviene nella scena quando Celie scopre che Albert gli ha nascosto per anni le lettere della sorella, tenta di tagliare la gola ad Albert con un rasoio mentre lo rade ma, per fortuna, l’amica Shug, intuendo cosa stava per accadere ed in modo rocambolesco, riesce a fermarla appena in tempo.
Un’altra scena del film mi è piaciuta tanto, anche se la critica ci ha visto solo un bacio saffico, è quando ‘Shug tenta di far capire a Celie che l’amore o il sesso può essere piacevole.
Celie è stata sempre e solo presa con la violenza sia da Albert, in precedenza, da suo padre, non ha mai ricevuto nemmeno un bacio, così Shug le dà un bacio delicato per farle capire che esiste anche la tenerezza.
Ho letto anche il libro e questo è uno dei rari casi in cui trovo il film più bello del romanzo, anche se vale la pena leggere il libro. Sono convinta che tutti prima o poi dovrebbero vedere questo fantastico film, ve lo consiglio.

“Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo ancora imparato la semplice arte di vivere insieme come fratelli.Martin Luther King

Il colore viola

Titolo Originale: The Color Purple
Regia: Steven Spielberg
Interpreti: Danny Glover, Whoopi Goldberg, Margaret Avery, Oprah Winfrey, Willard E. Pugh, Akosua Busia, Desreta Jackson
Durata: h 2.32
Nazionalità: USA 1985
Genere: drammatico
Tratto dal libro “Il colore viola” di Alice Walker
Al cinema nel Settembre 1985
Sceneggiatura: Menno Meyjes
Musiche: Quincy Jones
Fotografia: Allen Daviau
Montaggio: Michael Kahn

… Dedico questo mio articolo, a tutte le donne straordinarie che conosco rosa violajpg 

Ciao Alla prossima da Teresa

 

 

It's only fair to share...Share on facebook
Facebook
Share on google
Google
Share on twitter
Twitter
Share on pinterest
Pinterest
Share on whatsapp
Whatsapp

Previous

Rowenta Tn 1050 Driver

Next

I Provenzali Olio di Karitè Viso e Corpo

1 Comment

  1. Un film che ho visto da ragazzina che mi colpì moltissimo…
    Mi dispiaceva aver dimenticato buona parte della trama, anche se chissà perchè me ne rammento alcune scene isolate…tipo quella in cui lei gli sputa nel bicchiere dell’acqua (mi perdonino i tuoi lettori per il dettaglio raccapricciante, ma nella mia memoria infantile si è impresso quel flash visivo)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén