Di tutto un po'...

Santorini – Capitan Dimitris

Capitan Dimitris

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La rivincita del tentacolo!

Il cibo a Santorini
Alla Taverna del Capitan Dimitris mi ci sono trovata per caso.. ma parliamo prima del cibo a Santorini sicuramente ci sembrerà familiare, essendo la cucina greca a base di prodotti mediterranei e decisamente compatibile con i nostri gusti.
Inizierei subito con un consiglio, Santorini è un’isola turistica ed i ristoranti (dotati quasi tutti di personale “butta dentro”!) hanno uno scopo basilare che è quello di vendere cibo ai turisti.


Questo non significa che il cibo è cattivo, ma che è preparato ad uso e consumo dei turisti.
Quindi cercate locali frequentati dagli stessi isolani, oppure andate nelle taverne a conduzione familiare, non vi soffermate al primo invito, guardatevi attorno, cercate di stare lontani da luoghi troppo “turistici”, e troverete dei posticini, magari defilati, che offrono a prezzi vantaggiosi del cibo tipico, gustoso e buono.
Iniziamo dal condimento, il buon olio di oliva che noi italiani lo conosciamo bene, è sempre presente nei piatti greci ed è soprattutto utilizzato per condire la famosa insalata greca, preparata con pomodoro, cetrioli, olive, peperoni e l’immancabile feta (il tipico formaggio greco di capra fresco e morbido, anche se ho recentemente scoperto che lo fanno anche con latte di mucca) e spezie fresche, un piatto fantastico, specialmente nella stagione estiva. Le verdure fresche, i cereali, i legumi, la carne e il pesce costituiscono gli ingredienti base di molti piatti che vengono serviti nei ristoranti, nelle trattorie e nelle taverne di Santorini.
Il piatto greco per eccellenza è la ”‘moussakà’”, uno squisito stufato preparato con melanzane, patate, vino, carne e besciamella che si mangia di solito come piatto unico (a mio avviso un piatto molto invernale).
Possiamo mangiare i ”’meze”’, antipasti di solito composti da formaggi, olive e pomodori, oppure i keftedes, polpettine fatte di carne e verdure preparate con cipolle, farina ed un ingrediente segreto che ogni ristorante mette per rendere il proprio piatto unico, accompagnate sempre dai pomodori di Santorini (che ricordano molto i nostri ciliegio) e dall’immancabile salsa ”’tzatziki”’, una buona salsa fatta con lo yogurt, cetrioli e aglio.
Un piatto squisito di Santorini è il ”’dolmades”’, involtini di foglie di vite ripiene di riso di carne di pollo (oppure carne di vitello) e uova, ma essendo stagionali si trovano solo in alcuni periodi dell’anno, di solito dopo che hanno raccolto i grappoli d’uva dalla vite.
A Santorini, nonostante sia un’isola, non pensate di godere di un lungo menù di cucina di mare, perché, purtroppo, il mare Egeo non è più ricco di pesce a causa dei metodi di pesca troppo invasivi perpetuati negli anni, che hanno causato una drastica diminuzione della quantità di pescato.
E’ possibile comunque trovare frutti di mare, orate, spigole, polipi e pesce azzurro, che potrete mangiare soprattutto nei molti ristoranti sul mare, tuttavia il pesce è molto costoso, nei ristoranti potrebbe capitare di sentirvi dire che alcune tipologie di pesce sono surgelate, le specialità dell’isola sono comunque i polipi ed i calamari grigliati.
Santorini è un’isola bizzarra e il suo cibo è una combinazione di fattori climatici e dei gusti di coloro che hanno vissuto qui nei secoli.
Se vi recate a Santorini dovete assolutamente assaggiare i prodotti tipici del luogo, perché molto probabilmente non li troverete da nessun’altra parte.
I capperi sono molto diffusi e coltivati un po’ dappertutto, le foglie della pianta sono ottime preparate sotto aceto o sott’olio, ma il cibo più importante dell’isola è il pomodoro, nonostante a Santorini piove poco, questa caratteristica climatica rende il sapore di questo pomodoro più intenso e gli conferisce un gusto delizioso.
Altra caratteristica unica di Santorini è un ortaggio chiamato ”’katsouni’”, una specie di cetriolo bianco con una consistenza ed un sapore diverso dai cetrioli, veramente singolare e che vi consiglio di assaggiare.
La melanzana bianca è una coltura tradizionale di Santorini, è molto dolce e carnosa e presente in molti piatti tipici.
A Santorini esiste una millenaria tradizione vitivinicola.
Il suolo vulcanico dell’isola e il clima consentono la produzione di vini di eccellente qualità.
Non sono una gran bevitrice, però ho scoperto che è consuetudine di molti viaggiatori fare un giro turistico tra vigneti e taverne, degustando i molti vini del luogo.
Concludendo, un’usanza (da me molto apprezzata!) diffusa un po’ in tutta la Grecia, è che al termine del pasto, quasi sempre, viene offerto un dessert a base di yogurt greco con frutta zuccherata o miele, davvero delizioso e fresco.
Per i più golosi, tra i dolci di Santorini, è possibile assaggiare la ”’baklava”’ (una torta di origine turca, fatta con pasta sfoglia, molto friabile e condita con miele e mandorle) o il popolare ”’loukumades”’, brioches fritte che ricordano le nostre ciambelle o graffe, servite con del miele greco, molto liquido e con un gusto molto leggero (ovviamente questi dolci sono una bomba di calorie!).

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Taverna tradizionale Il capitano Dimitris
La taverna Il capitano Dimitris si trova sulla strada che porta al faro di Akrotiri. Non potete sbagliare poiché c’è un grande cartello che lo indica e poi la strada è piuttosto deserta.
In questa taverna ci siamo stati due volte, una volta quasi per caso e poi siamo tornati perché il cibo era semplicemente fantastico.
Iniziamo per gradi, vi sarete chiesti perché “La rivincita del tentacolo!”?, come già accennato l’isola non è molto pescosa e notoriamente il pesce è un cibo costoso, mio marito aveva una gran voglia di assaggiare i polipi oppure i calamari grigliati, perché erano una specialità del posto.
In un’altra località dell’isola ci eravamo fermati a pranzo in un ristorante con una vista fantastica e qui abbiamo mangiato delle insalate meravigliose.
Persuaso da me, mio marito ha ordinato del polipo grigliato, al costo di 13,00 € per porzione, prezzo tutto sommato accettabile, ma non vi dico la delusione quando è arrivato il piatto, su cui erano adagiati due (ribadisco 2!) tentacoli piuttosto miseri di polipo grigliato, una porzione così piccola che per poco non riusciva a dirmi che sapore aveva! : )
Dopo una fragorosa risata per la situazione e la delusione, mio marito ha abbandonato l’idea del polpo grigliato ed abbiamo continuato la nostra escursione dell’isola.

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Il giorno dopo siamo andati a vedere il tramonto dal faro di Akrotiri, rapiti dalla bellezza di tutto ciò che ci circondava abbiamo tardato un po’, eravamo molto affamati e sulla strada abbiamo visto la taverna Il capitano Dimitris e ci siamo fermati a cenare.
Ci ha accolto la titolare, cuoca e cameriera della taverna, la signora Barbara che subito ci è risultata molto simpatica.
La signora Barbara ci ha immediatamente avvisati che quel giorno non era andata a fare la spesa e ci ha fatto l’elenco di ciò che aveva dicendoci che il marito (il capitano Dimitri) la mattina aveva pescato dei calamari.
Ebbene si, abbiamo deciso di riprovarci e prendere il calamaro grigliato, ci siamo detti “ma si al massimo le lasciamo un assegno!”.
Fate voi il calcolo, se 2 tentacoli di polipo ci sono costati 13,00 €, un calamaro intero quanto ci veniva?!
Le verdure servite erano tutte provenienti dall’orto della signora, raccolte dal marito mentre lei cucinava, più fresche di così non si può.
La signora Barbara ci ha portato su di un piatto da portata questo grande calamaro grigliato, fresco e delizioso, ci ha anche preparato delle polpettine gustose fatte con i ritagli del calamaro avanzati, pane, aceto e spezie (tra cui le foglie dei capperi sotto aceto), avevano un gusto particolare, ma molto buone.

27761003Le portate erano accompagnate da una buonissima ed abbondantissima insalata greca (quella con la feta) e, alla fine del pasto, ci ha offerto un delizioso dolce a base di yogurt con una fantastica salsina zuccherina arancione (ho promesso solennemente di non rivelare l’ingrediente segreto!), se volete conoscere l’ingrediente, dovete solo andare alla sua taverna ed assaggialo, solo lì vi svelerà il suo segreto che sono sicura non indovinerete all’assaggio.

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(Il dolce misterioso della signora Barbara)

La cena è stata ottima e salutare, eravamo seduti ad un tavolo con una vista mozzafiato su una delle baie più belle dell’isola, la signora, molto gentile, ha fatto il possibile per farsi capire e fare conversazione con noi, una persona davvero accogliente che veniva ogni tanto al nostro tavolo per assicurarsi che fosse tutto di nostro gradimento.
L’ambiente della taverna è spazioso e accogliente, non eccessivamente lussuoso anzi, aveva le tovaglie di carta, ma era arredato con gusto, è possibile accomodarsi in una grande sala interna o nel bellissimo terrazzo, coperto da una pensilina di paglia per il giorno, in maniera da ombreggiare per l’ora di pranzo.
Dalla terrazza è possibile ammirare un panorama mozzafiato, guardate le foto! Basterebbe solo questo per invogliare a venire in questa taverna, Akrotiri è forse la zona più selvaggia, meno turistica e urbanizzata dell’isola e credo sia proprio questo il suo fascino.

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Al momento del conto eravamo curiosi di scoprire quanto ma..…. era onestissimo, abbiamo pagato 23 € in due, facendo un calcolo approssimativo il calamaro è costato 7/8 € circa, praticamente economicissimo!
Abbiamo salutato la signora Barbara e suo marito promettendo che saremmo tornati a trovarli prima di andare via da Santorini.
La seconda volta che abbiamo mangiato lì, ci ha preparato le verdure del suo orto e di cui va molto fiera, a Santorini è molto difficile curare un orto, l’isola è vulcanica e brulla e riuscire nell’intento è una vera impresa.
Questa volta abbiamo optato per la carne che vi dirò molto buona forse perché anche questa di sua produzione, la signora alleva pecore, capre, conigli e galline.
Anche stavolta ci siamo trovati benissimo, quindi se vi recate e Santorini vi consiglio assolutamente di andare a mangiare in questa taverna, dovete poi scoprire l’ingrediente segreto del fantastico dessert della casa!
Noi ci torneremo al più presto.

Capitan Dimitris

Taverna tradizionale Il capitano Dimitris
Akrotiri Santorini (light house) – CAP: 84700
tel: 22860-82210

”’p.s.”’ Dato il periodo di crisi economica mi stavo domandando, potremmo aprire a Santorini una rivendita di polipi e calamari, li potremmo vendere ad un tot a tentacolo…penso che potremmo diventare ricchi! Ricchi! Ricchi! 😀

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1 Comment

  1. Se vado a Santorini sai cosa faccio? Un abbonamento pranzo/cena in questa meravigliosa taverna!

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