Di tutto un po'...

The Great Debaters

The Great Debaters

The Great Debaters

 

Il potere della parola

E’ impossibile conoscere gli uomini senza conoscere la forza delle parole.”

(Sigmund Freud)

Trama

The Great Debaters, il potere della parola, è un film ambientato nel profondo sud americano degli anni trenta, ispirato dalla vera storia di Melvin B. Tolson, scrittore, poeta e docente universitario.

Melvin B. Tolson, combatteva in prima linea contro i pregiudizi razziali e gli abusi culturali che opprimevano e segregavano la comunità afroamericana degli Stati Uniti di quegli anni. Insegnava al Wiley College in Alabama, frequentato esclusivamente da ragazzi di colore.

Tolson formò ed incoraggiò i suoi studenti riuscendo a realizzare il primo gruppo di dibattito dell’istituto.

Dopo un provino spietatamente duro e con 360 studenti candidati, Tolson deve formare una squadra di quattro prescelti.

Al termine di una scrupolosa selezione sceglie i componenti del gruppo: Henry Lowe, Samantha Booke, James Farmer Jr. e Hamilton Burgess.

Samantha Booke’ (interpretata da Jurnee Smollett) è una ragazza che si è appena trasferita al Wiley e sogna di diventare avvocato, difficile per una donna di colore in quei tempi.

Henry Lowe (interpretato da Nate Parker) è un ragazzo bello ed affascinante che si sforza di bilanciare i suoi ideali accademici con i suoi modi edonistici.

James Farmer, Jr. (interpretato da Denzel Whitaker) è un ragazzino talentuoso ed intelligente di soli di 14 anni, figlio di un altro professore del Wiley (Forest Whitaker), desideroso di dimostrare il suo valore intellettuale a suo esigente padre.

Hamilton Burgess (Jermaine Williams) è un ragazzo che spicca per la sua personalità loquace e affabile.

Tolson configura così la prima squadra di dibattito del Wiley College, nella quale la ragazza e il più giovane del gruppo saranno le due riserve.

Il coraggio di questo gruppo di giovani dibattitori si evince subito, considerando che la società in cui vivevano non era proprio contemplata l’idea che gli afroamericani avessero dei diritti, in quell’epoca uscire dalla segregazione razziale era un’utopia, tuttavia, era anche il periodo dove si gettarono le prime basi della disobbedienza civile e dove iniziarono la prime lotte per una giustizia sociale, riflettendo anche sul  contesto storico in cui  sono cresciuti e vissuti, ovvero, una società dove esistevano ancora i linciaggi, e di conseguenza questi ragazzi, correvano dei reali pericoli.

A dispetto di questi preamboli, non aspettatevi di vedere in questo film solo disperazione, violenza e rassegnazione, vedrete, invece, tanta determinazione e una grande dignità.

Tolson, spronerà i suoi studenti e li condurrà a sfidare il gruppo di dibattitori più prestigioso e blasonato, il gruppo di  Harvard, qui vinceranno il campionato nazionale di dibattito.

Il tutto narrato evidenziando le figure principali del film, ovvero un gruppo di giovani e brillanti ragazzi alle prese con i problemi che tutti gli adolescenti si trovano ad affrontare nella vita, oltre agli ovvi problemi che può avere una persona giovane che cresce in una società ingiusta.

Melvin B. Tolson è un uomo rigoroso ed intellettuale, sente di avere qualcosa da dimostrare, lavora per costruire la squadra di dibattito della scuola secondo i più alti standard nazionali, ma combatte anche nell’ombra per aiutare gli agricoltori a costituire un sindacato che li tuteli, mettendosi più volte in pericolo.

Alla fine del film, un testo ci informa di quanto segue:

Samantha diventa avvocato.

Henry andò a studiare teologia e diventò un ministro di Dio.

James Farmer, Jr. ha avviato un gruppo per i diritti civili.

Il professore è diventato un poeta di fama mondiale.

Il Team di dibattito del Wiley è rimasto imbattuto per 10 anni.

The Great Debaters2

 il vero gruppo di dibattito del Wiley College di Alabama

Le mie impressioni su The Great Debaters

Sono stata attratta da questo film, perché è basato sulla storia vera.

Avevo visto il trailer del film in televisione che non è mai arrivato nelle sale cinematografiche italiane.

Sono affascinata dalla personalità Melvin B. Tolson, poeta e docente del Wiley College in Alabama, storicamente un college per ragazzi di colore, personaggio che trovo molto carismatico e che Denzel Washington presenta in maniera egregia.

The Great Debaters lascia il posto a lunghe scene in cui i giovani oratori espongono in materia di integrazione scolastica, la disobbedienza civile e altri grandi temi.

Ci sono diverse parti del film che mi hanno particolarmente colpita, la prima è quando il gruppo si allena per i dibattiti ed il professor Tolson viene coinvolto in un dibattito con i suoi allievi, mostrando la sua profonda cultura e parla Willy Lynch, un aguzzino schiavista da cui è stato coniato il termine linciaggio .

Un’altra scena del film che mi ha colpito è alla prima sfida significativa del gruppo di studenti,  contro un college famoso, il Paul Quinn College, composto anch’esso solo da persone di colore.

In questa occasione il gruppo termina un lungo dibattito, citando la locuzione latina: solitudinem faciunt, pacem appellant tradotto in italiano, “laddove fanno il deserto, lo chiamano pace”, è una frase latina tratta dall’Agricola di Publio Cornelio Tacito, qui il gruppo di dibattito riesce ad ottenere la prima vittoria.

Più avanti durante il tour di dibattiti, girando tra le varie università Samantha subentra al compagno Hamilton Burgess, e nel suo primo dibattimento ufficiale, in un periodo in cui esisteva la segregazione raziale, con uno dei discorsi, secondo me, più emozionanti di tutto il film, asserisce:

Il mio avversario sostiene che non è ancora arrivato il giorno perché bianchi e neri vadano nello stesso college; dividano la stessa università; entrino nella stessa classe. Be’, mi potreste cortesemente dire quando arriverà quel giorno? … Arriverà domani?… Arriverà la prossima settimana?… Tra un centinaio d’anni?.. Mai? No! Il tempo per la giustizia, il tempo per la libertà e il tempo per l’uguaglianza è ogni giorno, ogni giorno, è adesso! ”.

Dopo tanti altri dibattiti, la squadra di Tolson riesce a confrontarsi con la squadra di Harvard, dove il ragazzo più giovane del gruppo riesce a vincere con un bellissimo e memorabile discorso incentrato sulla disobbedienza civile non violenta.

Nella realtà, la finale del torneo di dibattito contro la squadra di Harvard non avvenne, ma fu effettuata contro la squadra dell’università del Sud della California.

Purtroppo dopo la storica vittoria contro i campioni in carica, il gruppo del Wiley College non poté mai appropriarsi del titolo di vincitori, poiché agli afroamericani non fu permesso di partecipare ufficialmente ai dibattiti fino a dopo la seconda guerra mondiale, fu comunque una vittoria morale.

E’ importante che sia stata narrata la storia vera di questa piccola università e del suo gruppo di dibattito, proprio perché il film è inquadrato a favore dell’ integrazione tra bianchi e neri, mostrando in prima persona, tutte le difficoltà che questo compito comporta.

Ho trovato veramente appassionanti le interpretazioni degli attori, notevolissime tutte le citazioni fatte dal professore ed il suo metodo di insegnamento duro ma adeguato e coraggioso.

Il ritmo e la trama del film ti tengono legato allo schermo, la trama è solida, non c’è niente di superfluo ma, solo il necessario per capire tutte le emozioni, senza che vengano enfatizzate o si cada nel banale o retorico.

È un film che ti resta nel cuore, facendoti riflettere e considerare quante battaglie, sacrifici, morti e ingiustizie ha dovuto subire il popolo afroamericano per ottenere i più elementari diritti umani.

Il film mostra un’ambientazione molto realistica di quegli anni, è proprio nella perfetta precisione del ritratto d’epoca il punto di forza del film di Denzel Washington.

Quando recentemente ho rivisto il film mi è venuto un pensiero, mi piacerebbe poter fare un salto nel tempo per poter incontrare il professor Tolson, solo per potergli raccontare che negli anni 2000 c’è un presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, che ha lavorato come avvocato per la difesa dei diritti civili ed ha insegnato diritto costituzionale alla Law School dell’Università di Chicago, perciò proprio come Tolson è stato un docente e se oggi riveste questa carica è anche grazie a lui e al  … potere della parola.

The Great Debaters3

Melvin B. Tolson

Vi  consiglio vivamente la visione di questo meraviglioso film.

Sapendo che i personaggi del film esistiti realmente, ho fatto una piccola ricerca in internet ed ecco cosa ho scoperto:

* Melvin Beaunorus Tolson, (1898–1966) è realmente esistito, poeta di fama mondiale ebbe moltissimi onori.

* Samantha Booke, in realtà è Henrietta Bell Wells (1912-2008), fu realmente la prima donna a partecipare al gruppo di dibattito del Wiley College, partecipò anche al primo Freedom Rides.

*James Leonard Farmer Junior (1920–1999), fu uno dei capi dell’African-American Civil Rights Movement, ovvero Il movimento afro-americano per i diritti civili.

* Henry Lowe è in realtà Henry Heights.

* Hamilton Burgess in realtà si chiamava Hamilton Boswell o più probabilmente Hobart Jarrett.

* James Leonard Farmer Senior (1886–1961), fu fra le altre cose teologo e scrittore ed il primo afroamericano del Texas ad ottenere un dottorato.

Curiosità

* Denzel Whitaker viene spesso erroneamente additato come il figlio naturale dell’attore Forest Whitaker per viadel cognome, tuttavia i due non sono neanche parenti.

* Il diploma appeso nello studio del dottor James Farmer è una copia autentica fornita da Kara Jackman del dipartimentoartistico dell’Università di Boston.

* Questo film è stato il primo dal 1979 ad aver ricevuto il permesso di filmare all’interno del campus universitario di Harvard.

* Il Wiley College ha ricevuto, come dono da Denzel Washington, un milione di dollari per rilanciare il dibattito a squadre nella scuola.

* Il film è uscito negli Stati Uniti il 25 dicembre 2007, mentre in Italia è ancora inedito.

Citazioni

* Tu fosti dipinto, o uomo, dal Signore tuo Dio. Eccellente è il pittore e l’artefice che in te ha espresso le tue sembianze. (S. Ambrogio).

* Sant’Agostino ha detto: “una legge ingiusta non è affatto una legge“. Il che vuol dire che ho il diritto, perfino il dovere di combatterla. Con la violenza o la disobbedienza civile: pregate il cielo che scelga la seconda.

* Solitudinem faciunt, pacem appellant tradotto in italiano, “laddove fanno il deserto, lo chiamano pace”, è una frase latina tratta dall’Agricola di Publio Cornelio Tacito.

Cast

  • Denzel Washington : Melvin B. Tolson
  • Forest Whitaker : James Farmer Sr.
  • Nate Parker : Henry Lowe
  • Jurnee Smollett’ : Samantha Booke
  • Denzel Whitaker : James Farmer Jr.
  • Jermaine Williams : Hamilton Burgess
  • Gina Ravera : Ruth Tolson
  • John Heard : Sheriff Dozier
  • Kimberly Elise : Farmer Pearl

A questo punto, scusate se mi sono dilungata ma questo film meritava un qualche riflessione in più, non mi resta che augurarvi buona visione , ciao alla prossima.

Teresa

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20 Comments

  1. Alvaro

    Gran bel film, grandi interpreti, e tu lo hai raccontato in modo magistrale, mettendoci il cuore

  2. Manuela S,

    tutti i film con denzel washington li amo. sinceramente non conoscevo il potere della parola, ma vorrei vedermelo!

  3. io apprezzo molto Denzel Washington come attore, di norma ogni suo film è un successo, mi hai incuriosito su questo film, credo proprio che vedrò the great debaters

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